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Domenica, 26 Novembre 2017 06:57

Fortin sulla Clodiense e sui limiti di quota dei giovani

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Eccoci arrivati alla quart'ultima di andata! E in via dei Tigli alle ore 14.30 arrivano i cugini della Clodiense che come noi sono invischiati nella lotta play out.

Chi per primo riuscirà a scollinare quota tredici punti, in cui siamo affiancati nelle zone calde della classifica?

Nell'intervista rilasciata a La Nuova, capitan Marco Fortin chiama all'appello i compagni per una prova d'orgoglio dopo i quattro ko casalinghi consecutivi "Adesso, per non dover avere rimpianti, è necessario cambiare marcia. I giocatori più esperti devono dare ancora più del loro contributo, i più giovani devono ricordarsi che adesso stanno giocando con i grandi e devono fare il salto di qualità".

Quindi, aspettiamoci una reazione veemente della truppa di Giovanni Soncin, anche perché lo spauracchio dell'andata della scorsa stagione è dietro l'angolo.

"Anche se mancano ancora quattro turni, e rispetto allo scorso anno, dall'inizio del campionato siamo stati bersagliati dagli infortuni, soprattutto dei nostri giovani. Una categoria che fa la differenza nel bene e nel male"

E allora possiamo anche parlarne con Fortin di questi giovani che sono obbligatori nelle divisioni, obbligo introdotto per alleviare i mali del nostro calcio e che invece sono risultati un vaso di pandora del nostro movimento.

"Perché parliamoci chiaro, se introdurre l'obbligatorietà e il limite dei giovani sarebbe dovuta essere la salvezza dei settori giovanili e delle prime squadre, vorrei proprio vedere quanti di questi fuoriquota, che in campionato magari l'anno prima riescono a maturare anche trenta presenze, usciti dal limite d'età, riescono ad accumularne altrettante o rimangono ai margini. Quanti '96 che lo scorso campionato giocavano tutte le partite, oggi trovano spazio nelle prime squadre? Un 5-7%? E' questa, quindi, la soluzione per sfruttare i settori giovanili?

Direi che il progetto è fallito. Se siamo alle soglie di un rinnovamento del movimento calcio, forse è il caso di invitare i vertici a riflettere. Ci sono altri modi per aiutare i giovani ad emergere. Premiando le società virtuose per esempio, quelle che puntano sui loro ragazzi. O altri metodi che aiutino tutta la categoria... Possiamo parlarne"

Intanto però tra poche ore si scende di nuovo in campo e in gioco c'è la permanenza in categoria.

Niente sconti per la Clodiense, obiettivo tre punti! Forza Calvi!

ILPIPPOCALCIO – Red-azione dall’ ufficio stampa Calvi Noale Alessandro Torre

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