KRAS REPEN: KARAN, ELLENI, SELAKOVIC, POJANI, PETRICH, KOSUTA, ZETTO, FACCHIN, KOCMAN(RACMAN)VASCOTTO, CASELLI (SGORBISSA). ALL. BOZIC ROK
Seconda vittoria in campionato per la juniores nazionale dell'Union Pro che ha la meglio sui triestini del Kras Repen, in una gara che i trevigiani hanno dominato e che hanno rischiato di vanificare, per poca concretezza sottoporta e per troppe disattenzioni difensive. A Preganziol la giornata è quasi estiva, il terreno in ottime condizioni, a dirigere la gara la quotata Laura Ponso, fischietto bassanese.
Inizia in maniera arrembante l'Union Pro che passa in vantaggio con Zuin che di testa supera l'altissimo portiere Karan sfruttando al meglio un traversone di Moro. Continua la spinta offensiva la squadra di mister Pasqualotto e il centravanti Bettin è anticipato in uscita bassa da Karan. La squadra di Monrupino fatica a farsi pericolosa, l'unica chance capita a Kocman centravanti leva 1998 che viene pero' pescato in fuorigioco. L'Union Pro si fa pericolosa con Barbanti che a seguito schema calcia di potenza, ma abbondantemente alto. Al tramonto del primo tempo, un po' a sorpresa e complice una colossale dormita della difesa biancoceleste, il Kras perviene al pareggio con Vascotto che sfrutta un cross basso di Pojani per battere Pomiato con un destro radente.
Nella ripresa la manovra del Kras sembra piu' convincente ma arriva su corner il vantaggio locale, che è una carambola tra Checchin e Bison. Il Kras a questo punto ci prova, vuole evitare la terza sconfitta stagionale, ma solo Zetta impegna seriamente Pomiato con un colpo di testa che deviato, termina sulla traversa. L'Union, che passa anche alla difesa a 5, manca prima, clamorosamente la rete del ko con Vedovato e Bettin che in contropiede non sfruttano la deliziosa palla servita da Chiaro e poi falliscono anche un rigore con Vedovato(subentrato nel secondo tempo a Baldon) il cui sinistro dagli undici metri non chiude il match. Nell'Union Pro i migliori sono risultati Moro, Checchin e Barbanti, mentre nel Kras Repen Pojani, Zetto e Vascotto
ILPIPPOCALCIO - Dal nostro inviato