Poteva essere una domenica in cui, visto i risultati degli altri campi, si faceva un passo avanti, invece ne sono stati fatti due indietro. In campo nelle file avversarie diversi ex che l’anno scorso vestivano i colori arancioneri, forse piu motivati degli undici mestrini attuali. Questa motivazione da parte di alcuni giocatori ospiti aveva creato, grazie anche ad un arbitraggio con qualche lacuna, un po di tensione in campo e tutto tralasciava che una delle due compagini non avrebbe terminato in undici. Ma il buon senso ha presto preso il sopravvento e gli animi si sono calmati. Il Mestre parte per far sua la partita crea, crea ma non riesce a finalizzare. Al 20’ al secondo dei quattro forse totali tiri in porta, la Miranese va in vantaggio (e questo la dice lunga). Il Mestre costruisce almeno 8/9 palle gol, alcune delle quali clamorose, sbaglia addirittura un rigore al 15’ del secondo tempo. La porta sembrava stregata, i più pericolosi erano i difensori che su palle inattive hanno sfiorato più volte la porta ospite. Un continuo forcing alla ricerca del pareggio, giro palla continuo, cross che arrivavano di continuo dalle fasce grazie alla spinta dei difensori esterni, ma alla fine il risultato è rimasto invariato. Sugli spalti aleggiava la convinzione che neanche con due ore di gioco la palla sarebbe entrata. Il Mestre deve subito fare quadrato ma soprattutto cercare quella tranquillità che permetta di finalizzare le azioni quando le partite diventano ostiche.
ILPIPPOCALCIO – Red-azione dal sito www.acmestre.com